Sony Music ha riaperto gli archivi della canzone italiana per offrire al pubblico alcuni album dei più grandi cantautori italiani in versione rimasterizzata a 24-bit/192kHz. Una volta riversato il materiale analogico originale da nastro a computer, è stato fatto un lavoro di restauro prima della rimasterizzazione ad alta definizione, per rimuovere i disturbi dovuti a eventuali rumori di fondo o alla degradazione del supporto o della strumentazione utilizzata per la registrazione originale. Le prime uscite hanno riguardato il top della canzone d'autore italiana: Lucio Battisti, Lucio Dalla, Fabrizio De André.
Masters raccoglie 60 brani rimasterizzati di Lucio Battisti ed è disponibile in tre versioni: un cofanetto composto da 4 CD con booklet, un cofanetto deluxe di 8 LP in vinile colorato con booklet e un cofanetto con triplo LP. La data dell'uscita non è casuale: “29 settembre” è infatti il primo grande successo di Battisti, interpretato dall'Equipe 84, che nel 1967 raggiunse il primo posto in classifica.
A 40 di distanza dalla prima pubblicazione, dal 24 novembre è in vendita Com'è profondo il mare, album chiave di Lucio Dalla, disponibile in due versioni: un doppio cd in cui sono presenti, oltre all'album, sette brani dal vivo in versione inedita con un libretto e l'LP rimasterizzato più il cd con gli stessi brani live e il libretto presenti anche nella versione CD. Quest'album rappresenta una svolta nella carriera di Dalla in quanto è il primo disco in cui il cantante è anche l'autore dei testi.
Tu che m'ascolti insegnami è la raccolta di brani rimasterizzati di Fabrizio De André, anch'essa in vendita dal 24 novembre. La raccolta è disponibile in tre versioni: 4 CD Bookset, un cofanetto con 8 LP in edizione limitata e 4 LP Gatefold. Si tratta di 78 canzoni divise in quattro gruppi tematici: “Femmine un giorno e poi madri per sempre (L'amore e l'universo femminile); “Il polline di Dio, di Dio il sorriso (La spiritualità il sogno); “Dev'esserci un modo di vivere senza dolore (Guerra e pace, potere giustizia libertà)”; “Sotto il vento e le vele (L'infanzia la vita e oltre). La scelta delle aree tematiche e dei brani è stata affidata a Dori Ghezzi, moglie di De André presente alla conferenza stampa di presentazione assieme a Morgan, che "in tempi non sospetti" aveva registrato una sua versione di Non al denaro, non all'amore, né al cielo (2005), rivelando il suo amore incondizionato per Faber (Francesco Sessa).
La grandezza dell'artista, la sensibilità del fonico
Stefano Barzan, musicista, tecnico del suono e produttore attivo da 35 anni nella produzione di musiche di qualità (dal jazz alla contemporanea, al pop più raffinato), ha curato il lavoro di editing di “Tu che m'ascolti insegnami” presso il suo Tranquilo Studio, in stretto contatto con Dori Ghezzi, consulente artistica del progetto.
Durante la conferenza stampa, Stefano Barzan ha raccontato brevemente il suo approccio al lavoro: "Ascoltando uno dopo l'altro i brani che arrivavano in studio per costituire la scaletta indicata da Dori Ghezzi, avevo la consapevolezza che in un lavoro del genere anche le pause e i silenzi avrebbero avuto un valore musicale ed espressivo. È stata una condizione molto diversa da quella che oggi i media digitali impongono, cioè la quasi totale assenza di sequenze di canzoni ponderate a monte. Ciò che ho fatto mettendo insieme questo lavoro è stato... nulla! Le scelte fatte allora riescono a trasparire attraverso l'acquisizione in alta definizione e non hanno bisogno di nient'altro che di essere mantenute, senza neppure lavorare sui "livelli". Una volta esisteva il concetto di alta fedeltà che rappresentava l'aspirazione al migliore ascolto possibile. Oggi si è arrivati al concetto di alta definizione, attraverso un periodo di evoluzione della tecnologia digitale in cui di "alto" non c'è stato nulla. Invece l'alta definizione applicata a un repertorio di questo tipo mi ha veramente stupito. La parola "digitale" ha perso quell'accezione negativa che ha avuto fino ad ora, perché il digitale non esiste più come "suono" ma come strumento che garantisce il trasferimento di ogni minima sfumatura all'ascoltatore, il quale riceve una quantità di emozioni in sequenza, legate in questo lavoro al suono e alla voce di De André. Sono 35 anni che lavoro "sul" suono e "per" il suono avendo sempre la musica come obiettivo e devo dire che la bio-diversità musicale di De André mi ha travolto convincendomi una volta di più della forza delle differenze".