Marchio icona della musica moderna, il mitico brand americano è stato oggetto di una mostra collettiva di opere d'arte ispirate dai modelli delle chitarre Gibson ed Epiphone, in esposizione a Milano dal 21 al 26 Novembre scorso presso la Galleria Spaziotemporaneo.
Inserita nel calendario della Milano Music Week, la mostra ha raccolto opere di artisti provenienti da differenti discipline visive: Andy, Kayone, Maui, Giovanni Motta, Alessandro Ottolina e Pietro Travaglini. Ciascuno di questi artisti si è espresso trasformando chitarre, microfoni e casse acustiche Gibson Brands, in nuovi oggetti affiancati per l'occasione a un'altra opera scelta tra le più rappresentative della loro estetica.
Dello scultore Alessandro Ottolina era esposta una curiosa opera derivata da un'elettrica Epiphone Les Paul, che rende omaggio alle origini e alla storia di questo modello, che affonda cioè le "radici" negli anni in cui la musica rock vide i primi albori.
Altrettanto interessante è la serie E-Music Design, ovvero tavolino, seduta e lampade da appoggio, sempre creati da Alessandro Ottolina in collaborazione con l'imprenditore del design Alberto Gazzarata, nella quale strumenti musicali e microfoni diventano elementi di arredo.
Presenti le opere di Andy, illustratore e musicista (Bluvertigo) il quale applica alle chitarre il FLUon, personale filosofia ispirata alla pop art trasfigurata nell'esplosione di tinte fluorescenti.
Il pittore e scultore Giovanni Motta, invece, ha creato Momonster Guitar usando un modello di chitarra Gibson Les Paul come tela su cui dare piena libertà al proprio immaginario infantile.
L'architetto e designer Pietro Travaglini, infine, ha dato vita a Rude, una rielaborazione irriverente del modello SG, iconica chitarra “diavoletto”.
Info: Gibson Brands (Eleonora Dal Pozzo) - Eleonora.DalPozzo@gibson.com