Man mano che gli anni passano e i vecchi strumenti "perdono fiato", diventa sempre più difficile preservare la memoria di come suonavano i sintetizzatori analogici degli anni Settanta, ma la qualità delle virtualizzazioni di vintage synth e tastiere realizzate dalla francese Arturia ci aiuta a ripercorrerne la storia. La V Collection, che rappresenta il punto di arrivo del lavoro degli ingegneri Arturia nella ricostruzione software degli strumenti storici, si arricchisce ora di quattro nuovi strumenti software e due update sostanziali che portano a 21 gli strumenti virtuali messi a disposizione dalla nuova V Collection 6. I quattro nuovi strumenti sono DX-7 V, Buchla V (Easel), CMI V (Fairlight) e Clavinet V, mentre gli upgrade riguardano Piano V e Analog Lab giunto ora alla versione 3. Ricordiamo gli altri strumenti virtuali TAE 64-bit presenti: Mini V, Modular V, CS-80V, ARP2600 V, Prophet V & VS, Jupiter 8-V, Oberheim SEM V, Wurlitzer V, Vox Continental V, Solina V, Oberheim Matrix 12 V, Synclavier V, B-3 V (Hammond), Stage-73 V (Rhodes) e Farfisa V. Inclusi nella VC 6 ci sono tutti preset realizzati da un team selezionato di musicisti e sound designer di livello mondiale. Il controllo MIDI è totale, e la gestione dei preset, degli effetti e della polifonia semplice, con una possibilità pressoché infinita di combinazioni creative.
La qualità di queste emulazioni è data principalmente dalla True Analog Emulation (TAE), una tecnologia proprietaria di Arturia implementata per riprodurre tutti i suoni e tutte le sfumature della sintesi analogica. TAE sfrutta le risorse del computer al massimo e in maniera ottimizzata, consentendo di generare suoni complessi senza eccessivo sovraccarico della CPU. Consente inoltre di emulare gli oscillatori analogici con un bassissimo livello di aliasing, in modo da poter ricreare un suono analogico puro e trasparente, privo di artefatti digitali. La maggior parte dei moduli di un sintetizzatore analogico sono controllati in tensione, questa tensione è spesso instabile, a causa di variazioni di temperatura, e causa il ‘detuning’ di diverse voci che va a conferire ai sintetizzatori analogici il loro caratteristico suono grasso. TAE è in grado di emulare queste caratteristiche, riuscendo in tal modo a generare il suono omogeneo e ampio, molto vicino a quello di un vero synth analogico. Il tutto a 24 bit/96 kHz.
Info: Midiware