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Music China di Shanghai

È stato un altro successo la sedicesima edizione di Music China, la più importante fiera della musica del continente asiatico, che si è tenuta dal 11 al 1 4 ottobre scorso presso il New International Expo Centre di Shanghai. Organizzata da Messe Frankfurt, Intex Shanghai e CMIA, Music China si è svolta anche quest'anno in contemporanea con Prolight + Sound Shanghai (gemella della omonima fiera tedesca sulle tecnologie audio, video e luci professionali).

Anche quest'anno abbiamo avuto il piacere di visitare questa importante fiera internazionale. Importante non solo perché Music China è di fatto la più efficace piattaforma fieristica verso il mercato asiatico, ma anche perché l'Italia è il primo Paese dopo la Cina in termini di numero di espositori presenti. L'Italian Pavillon allestito grazie al contributo della sede ITA (Italian Trade Agency) di Shanghai, e i numerosi marchi italiani presenti con propri stand individuali in altri padiglioni della fiera, danno l'idea di quanto il nostro made in Italy stia investendo su Music China, con la prospettiva di allargare il proprio mercato di riferimento. Music China è una fiera di strumenti musicali e della didattica musicale. Il governo cinese investe pesantemente nella formazione musicale dei più giovani e la crescita della base di musicisti è garanzia di prosperità futura per tutto il mercato della musica. Nel piano quinquennale di investimenti statali per lo sviluppo economico cinese, l'industria della cultura (in primo piano quella della musica) ha infatti una posizione di rilievo. Così la richiesta di strumenti musicali da parte della popolazione cinese continua a crescere, con l'interessante prospettiva che la Cina dovrebbe diventare una società costituita in prevalenza dalla classe media intorno al 2030, e che nel 2018 la dimensione del mercato delle attività culturali potrebbe attestarsi attorno agli 80 miliardi di RMB (11,6 miliardi di dollari). In questo contesto, le fiere di settore come Music China, continuano a strutturarsi per accogliere le nuove richieste da parte del mercato.

Quest'anno, dei 12 padiglioni, uno era dedicato totalmente alle scuole e ai sistemi didattici, gran parte dei quali basati sull'uso di tecnologie digitali. La parte del leone la fa il pianoforte, sia in forma acustica che digitale, con ben due padiglioni occupati e poi gli strumenti ad arco, a pizzico, a fiato, a percussione, gli strumenti elettrici ed elettronici, le edizioni musicali e due padiglioni dedicati agli strumenti della tradizione cinese. Tradizione e modernità si alternano qui a Music China: dal rito del the su tavoli apparecchiati all'interno degli stand dei produttori di strumenti tradizionali, ai palchi per le demo di giovani shred dagli occhi a mandorla della zona delle chitarre elettriche. Il livello del rumore all'interno del padiglione delle batterie acustiche rende la permanenza in quest'area un'esperienza "mistica". Ancora per quest'anno la quantità di visitatori impegnati a provare gli strumenti è più importante della qualità della loro visita. A proposito di presenze, proprio mentre andiamo in stampa arrivano dagli organizzatori le cifre di questa sedicesima edizione di Music China: 105.125 visitatori (nel 2016 erano 90.125 ) provenienti da 86 paesi e regioni con un incremento del 16,6% rispetto allo scorso anno. Gli espositori sono stati 2.124 provenienti da 30 paesi e regioni diverse a copertura di 125.000 mq di area espositiva, con aree dedicate esclusivamente a Italia (la più estesa di tutte), Belgio, Bulgaria, Repubblica Ceca, Francia, Germania, Giappone, Olanda, Polonia, Spagna, Taiwan e Regno Unito. Nell'ottica di arricchire culturalmente il pubblico di Music China, gli organizzatori hanno aumentato quest'anno il numero di eventi collaterali: forum, seminari, laboratori e performance dal vivo che si sono svolti in contemporanea allo show. Tra questi, i Corsi Universitari dell'associazione statunitense NAMM (gli organizzatori del Namm Show), le sessioni di School Jam, il Drums Circle, il laboratorio di Musica, il Programma educativo di Musica della Cina, il Laboratorio Master, la Cerimonia del Premio dell'Innovazione della Musica della Cina del 2017, il Forum Globale su Musica Tradizionale Cinese, il Castello della Musica dei Bambini, il Progetto per la Cura dell'Autismo e molti altri. Il maltempo della passata edizione aveva rovinato la festa ai palchi esterni (forse per questa ragione non si è visto quest'anno il grande palco esterno di Yamaha) e anche il tempo di questa edizione non è stato proprio clemente. Tuttavia sono stati numerosi i concerti e le demo dal vivo, all'aperto e al chiuso, con star e musicisti internazionali. Ancora timida a Music China la presenza della musica elettronica, genere musicale che si sta diffondendo tra i giovani ascoltatori di tutti i Paesi Asiatici, ma che poco ha a che fare con la pratica musicale, esattamente come da noi in Occidente.

PROLIGHT + SOUND SHANGHAI

In generale, il colpo d'occhio offerto da Music China e Prolight + Sound Shanghai quest'anno era un po' più professionale rispetto agli anni passati, con stand più curati e qualità media dei prodotti esposti più elevata. Certo, l'estetica e la qualità di quanto esposto vengono pesati diversamente da un visitatore locale e uno di provenienza occidentale. Non si spiegherebbero altrimenti tutti quei sistemi di diffusione con luci a led multicolore incorporate presentati a Prolight + Sound Shanghai come “professionali”. Il primo padiglione della fiera audio e luci raccoglieva molti marchi importanti ormai quasi tutti rappresentati da distributori locali. L'intensità di suoni e luci prevale ancora sulla qualità dei segnali, ma alcuni impianti di diffusione audio di giovani ingegneri asiatici cominciano a suonare come quelli prodotti dai più affermati nomi occidentali (anche se in qualche occasione mi è capitato di assistere a demo con attivo un solo canale dei sistemi line array stereo). La formula dell'ascolto comparato dei grandi sistemi di diffusione audio montati nel grande piazzale al centro dell'INTEX ha funzionato bene qui a Shanghai, dove lo spazio a disposizione per far viaggiare il suono è più ampio rispetto a quello della Fiera di Francoforte. I numeri dichiarati per questa edizione di Prolight + Sound sono stati: 45.000 metri quadrati coperti (grazie alle nuove aree Recording & Production, per le soluzioni di intrattenimento AV e per le attrezzature per il palco). Gli espositori presenti sono stati 630 da 23 differenti Paesi, con un totale di 29.604 visitatori provenienti da 81 Paesi differenti (con un incremento sul 2016 del 11,6% ). La prossima edizione di Music China si terrà dal 10 al 13 Ottobre 2018.

Info: Messe Frankfurt Hong Kong

 

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