Dopo tre edizioni in Liguria e due in Lombardia, il FIM si conferma come uno degli appuntamenti più interessanti per la promozione della creatività musicale nel nostro Paese.
La definizione di "fiera", nell'accezione classica che tutti conosciamo, non è adatta al FIM, manifestazione la cui quinta edizione si è svolta dal 26 al 28 maggio scorsi presso gli eleganti padiglioni di LarioFiere a Erba (Como). La tradizionale esposizione di prodotti che caratterizzava le grandi fiere nazionali di una volta (dal vecchio SIM di Milano all'ultimo Italy Music Show di Bologna) oggi non ha più senso per via delle rivoluzioni che hanno coinvolto anche il mercato della musica e degli strumenti musicali, e che hanno reso economicamente insostenibile una grande fiera nazionale basata esclusivamente sull'esposizione di prodotti. Oggi in Italia possiamo contare una manciata di fiere espositive specializzate in aree specifiche, spesso nella forma consumer di mostra/mercato: gli strumenti classici, le chitarre elettriche e acustiche, le percussioni, i synth, le attrezzature live professionali; fiere di piccola e media dimensione che, a turno, cercano di allargare il proprio ambito di riferimento per coprire una parte sempre più ampia del mercato complessivo degli strumenti musicali, per ora senza riuscirci.
Il progetto del FIM
Nella definizione di Fiera Internazionale della Musica c'è un'altra idea di manifestazione. Fin dalla sua nascita nel 2013 (quando fui coinvolto personalmente nel progetto), il FIM è stato pensato da Verdiano Vera e Linda Cavallero come evento in cui il musicista fosse al tempo stesso protagonista e spettatore, propositore e fruitore di contenuti. La musica dal vivo non è qui semplice attività "collaterale" di supporto alla vendita di prodotti e la performance live del musicista è sempre al centro del FIM. Attorno ad essa, il FIM ha costruito un programma che contenesse anche interessi e passioni del musicista di oggi, tra cui gli strumenti musicali. Fin dalla prima edizione, il FIM ha sempre cercato di stimolare dal basso la relazione tra musicisti e fornitori di prodotti e servizi attivi in Italia, con l'obiettivo di far emergere le nuove creatività, in ogni ambito della musica. È così che, anno dopo anno, il FIM è diventato anche il luogo dove sempre più creativi presentano il frutto delle loro idee, potendo sfruttare le occasioni di visibilità che il FIM è in grado di offrire. Anche quest'anno, infatti, sono stati presentati progetti musicali nuovi e interessanti sia da parte di emergenti che da parte di musicisti affermati, nuovi servizi e progetti per il musicista, strumenti musicali e accessori innovativi. Ma ciò che rende interessante il FIM per tutte le proposte è che queste non hanno a disposizione solo uno spazio per mettersi in mostra, ma anche una serie di servizi di supporto che ne ampliano la visibilità nei confronti del pubblico, come le dirette streaming radio e tv e i numerosi spazi di promozione in fiera, sui media tradizionali e sul web.
FIM e la qualità dei contenuti
Strumenti curiosi come l'Aerodrums, il pianoforte gigante Monster Piano, le aste microfoniche magnetiche Mektor, il violino di seta di Luca Alessandrini, o servizi innovativi come il progetto acustico per la musica nei locali live di Masteting.it, la realtà didattica della scuola per dj ReCreative12 di Milano, o anche i nuovi importanti bandi promossi dal Nuovo Imaie per la promozione della musica live a cui tutti i musicisti possono partecipare, hanno avuto tutti grande visibilità. Anche il centinaio di musicisti che hanno presentato i loro progetti musicali sul Live Stage Social hanno goduto della diretta streaming tv. Il programma ha previsto una cinquantina di appuntamenti, tra workshop e dimostrazioni, organizzati presso l'area Meet The Music, mentre le numerose web radio presenti hanno avuto per tutta la durata del FIM contenuti di qualità da raccontare in diretta ai loro ascoltatori.
Al FIM, il confronto e lo scambio di idee tra musicisti non è avvenuto solo attraverso il programma di incontri a tema nell'area Meet The Music, giù dai palchi Live Stage Social, Main Stage e Off Stage sempre attivi e presso le numerose postazioni radio, ma soprattutto in Casa FIM, il palco/salotto centrale in diretta streaming tv, dove il pubblico ha potuto incontrare e ascoltare anche quest'anno personaggi importanti e meno importanti, ma tutti portatori di contenuti interessanti. La presenza di artisti internazionali come David Cross (ex violinista e tastierista dei King Crimson), David Jackson (ex Van Der Graaf Generator), David Knopfler (co-fondatore dei Dire Straits) e Arthur Brown (pioniere dell'Art Rock) hanno confermato il respiro internazionale del FIM e le esibizioni serali della David Cross Band e del Crazy World of Arthur Brown sul Main Stage sono state straordinariamente coinvolgenti per il pubblico presente. Ma anche i nomi italiani presenti in Casa FIM non erano da meno, a partire dai testimoni del jazz contemporaneo Dado Moroni, Pino Jodice, Tino Tracanna, Patrizio Fariselli, Giuliana Soscia e Marcello Bonanno, che si sono tutti esibiti dopo l'intervista in performance inedite (memorabile l'improvvisato duo sax-pianoforte Tracanna-Fariselli). La direzione artistica di Casa FIM ha invitato musicisti e personaggi con progetti curiosi o innovativi: Max Casacci con i suoi progetti di musica elettronica non convenzionale "oltre i Subsonica"; gli Almamegretta con il respiro internazionale delle loro produzioni; Omar Pedrini con i racconti delle sue esperienze nell'ambito della comunicazione; Marianne Mirage con la freschezza della sua scrittura; Corrado Rustici con la sua visione della chitarra moderna; Kaballà e Davide Van De Sfroos con la loro differente visione della cultura locale (siciliana e lariana) rispetto all'universalità del linguaggio musicale; Antonio "Rigo" Righetti con le sue coinvolgenti storie di musica rock, incentrate per l'occasione sull'Elvis Presley musicista (nel quarantennale della sua scomparsa) che preludeva ai live previsti in serata sul Main Stage delle tre quotate tribute band italiane TCB Band Italy, Elvisway e The King, a chiusura del FIM. E poi due interventi di tecnica strumentale come il sistema didattico per batteristi La Padderia di Gaetano Fasano e la micromusic elettronica in chiave percussiva di Leo Di Angilla, che hanno coinvolto e incuriosito anche i non-musicisti.
Anche la musica classica presente al FIM è stata raccontata in modo originale: il pianista Alessandro Marangoni ha presentato il suo Chromoconcerto; Floraleda Sacchi il suo progetto di arpa ed elettronica "Darklight"; il Duo di Nicoletta e Angela Feola il progetto dal vivo sulla Grande Guerra "En Blanc et Noir" con brani per pianoforte a quattro mani; il giovane direttore d'orchestra Matthieu Mantanus ha portato le sue idee sulla promozione della musica classica tra i giovani.
L'interesse delle istituzioni didattiche tradizionali all'interno del mondo della musica pop-rock è stato il motivo della stretta collaborazione tra FIM e Conservatori di Milano e di Como, grazie alla quale il programma della manifestazione ha potuto arricchirsi di presenze musicali interessanti, come quella del musicista Fabrizio Bianco nella veste attuale di promotore delle cattedre pop-rock nei Conservatori italiani a livello istituzionale. Da Como sono arrivati, per esempio, il quartetto di clarinetti che ha inaugurato il FIM e l'Elettrosensi Laptop Ensemble che si è esibita sul Live Stage prima dell'incontro in Casa FIM. Da Milano è arrivata l'orchestra di sax del Conservatorio diretta da Pino Jodice, mentre Cristina Frosini è stata intervistata a proposito dei nuovi progetti del "Giuseppe Verdi" di cui è direttrice.
La quantità e qualità degli argomenti affrontati in Casa FIM è stata veramente notevole. Non si possono non citare la presenza di Fabio Zaffagnini e Cisko a presentare il nuovo evento Rockin' 1000 previsto a a fine luglio sotto il Monte Bianco, la proiezione in anteprima mondiale del nuovo spettacolare spot Heineken raccontato da chi ne ha realizzato la colonna sonora (Flavio Ibba di Red Rose Production) e lo straordinario ascolto guidato delle tracce separate di quattro grandi brani della musica rock ("Ain't no Mountain High" di Marvin Gaye, "Hyghway Star" dei Deep Purple, "Bohemian Rapsody" dei Queen e "Message in a Bottle" dei Police) che ha generato un riconoscente applauso finale da parte del pubblico, grato a Massimo Caso (de Il Cortile Studio) per avergli regalato questo "dietro le quinte" della storia del rock.
Un altro tipo di storia e un altro pubblico hanno caratterizzato l'incontro di Jocelyn (tutor d'eccezione di Casa FIM) con tre grandi autori della canzone italiana: Mario Lavezzi, Dario Baldan Bembo e Popi Minellono in un'ora circa di racconti e canzoni classiche chitarra, pianoforte e voce.
Un salto generazionale ed ecco salire sul palco anche Stefano Longoni e Filadelfo Castro, produttore e musicista di alcuni tra i più importanti web creator musicali (youtuber) del momento, a raccontare come si lavora in questo nuovo e rivoluzionario contesto.
FIM Award, Contest, Prog ed Educational
Oltre ai prestigiosi FIM Award di quest’anno (Arthur Brown, David Cross, David Jackson, David Knopfler, Almamegretta, Patrizio Fariselli, Omar Pedrini, Corrado Rustici, Dado Moroni e Max Casacci) e ai FIM Special Guest, sul palco di Casa FIM sono stati consegnati anche i riconoscimenti ai vincitori del FIM Rock Contest (Earthist, Marte e Inior), del VIC Videoclip Italia Contest ("Avia" di Vostok), del PAE Premio Autori Emergenti (Walter Piva) e del DJ Contest (Aurus), premi che consistevano nell'esibizione sul Main Stage per i tre FIM Rock Contest, in borse di studio da 500 euro (consegnate da ACEP) da spendere all'interno del FIM per il PAE e il VIC, e prodotti di un certo valore (Zoom Q2n per il VIC, NI Komplete e RCF Iconica per il Dj Contest).
Nelle serate di venerdì e sabato si è tenuto sul Main Stage un vero e proprio festival della musica prog a cura dell’etichetta Black Widow, con le esibizioni di quotate band italiane (Jumbo, Segno del Comando, CAP, Delirium IPG, Ubi Maior, Astrolabio e altre meno note ma di non minore qualità) ad arricchire quelle dei già citati artisti internazionali.
Il Main Stage e il Live Stage sono stati anche gli spazi della novità di quest'anno, il FIM Educational, costituito da laboratori musicali e palchi per l'esibizione di orchestre giovanili, che hanno visto la partecipazione di circa 400 ragazzi provenienti da scuole elementari e medie a indirizzo musicale di diverse città italiane. I laboratori hanno affrontato argomenti di musica moderna come il rap (Martin Basile e Pregio), il djing (Dj Swam), la batteria (Pino Di Stadio), la chitarra elettrica (Matteo Garbarini). Una prima edizione di FIM Educational che verrà ampliata per diventare una delle perle del FIM, manifestazione già ricca di contenuti, ma in continua evoluzione come la musica di oggi...
Il FIM 2017 è stato organizzato dal Gruppo Maia, in collaborazione con BigBox, LarioFiere, il sostegno della Regione Lombardia e il supporto di Fondazione Cariplo, Trenord, Renault Autovittani e Bennet Gallerie Commerciali. Partner tecnici un gran numero di aziende del settore strumenti musicali e audio professionale (Master Music, Mogar Music, Exhibo, Furcht/Kawai, M.Casale Bauer, BassLine, MidiMusic/NI, RCF, Roland, Modular Stage, Pipe and Drape, Up, Silent Party e HG2).
Info: FIM