Alla fine degli anni Settanta le chitarre acustiche Takamine arrivarono anche in Italia per affermarsi sui grandi palchi di molti nostri artisti, grazie anche all'innovativo sistema di elettrificazione incorporato. Anche se il marchio giapponese, nato nel lontano 1959 nella città di Sakashita ai piedi del monte Takamine, ha perso progressivamente visibilità in Italia negli ultimi decenni, i suoi strumenti sono stati scelti da nomi del calibro di Bruce Springsteen, Bob Dylan, Jon Bon Jovi, David Gilmour, Avril Lavigne, Travis, Michael Jones, Bruno Mars, Linkin Park, tanto per citarne alcuni. Ciò spiega anche quanto la nostra percezione del successo di un marchio possa cambiare a causa di politiche commerciali locali, che non sempre tengono conto delle reali potenzialità dei prodotti importati. Dalla metà degli anni Settanta, quando sotto la presidenza del liutaio Messa Hirade le chitarre Takamine si sono affermate in tutto il mondo, sono state numerose le innovazioni adottate da questa azienda: dalla realizzazione del pickup sotto-sella Palathetic con il primo modello elettrificato PT-007 (1979) all'introduzione nel 1988 dell'EQ parametrico Takamine (TP-preamp, poi riprogettato come AAP-preamp) che nell'anno successivo ha potuto contare su un innovativo porta batteria esterno, oltre ai sistemi preamp-package sostituibili. Anno dopo anno, Takamine ha introdotto per prima innovazioni di processo come l'uso della tecnologia laser negli intarsi (1994) o la lavorazione di precisione dei manici completamente automatizzata. Nel 2004 è stata la volta della prima chitarra elettro-acustica con preamplificatore valvolare a bordo, il CTP-1 Cool Tube(r), abbinato al pick-up Tri-ax "addon", mentre l'anno dopo si sono festeggiati negli Stati Uniti i primi 80 anni di vita del marchio con una chitarra commemorativa commissionata dalla Grand Ole Opry di Nashville. Dal 1987 Takamine aveva iniziato a produrre ogni anno una chitarra Limited Edition (la prima fu la EF25). È così che, anno dopo anno, siamo arrivati al modello attuale, la Decoy Limited 2016, un concentrato di mezzo secolo di tecnica artigianale nella costruzione della chitarra: l'intarsio sulla tastiera rappresenta la tecnica di pesca "Tomozuri" usata per catturare il selvaggio pesce AYU altrimenti noto come "watermelon fish" (pesce anguria) frutto di cui ricorda il dolce gusto. Particolare della Takamine Limited 2016 sono top e bottom bombati oltre al bellissimo acero marezzato con finitura green-blue burst.
UNA SUNBURST DELLA SERIE G
Nel ricco catalogo ora disponibile nuovamente nel nostro Paese, abbiamo trovato (e imbracciato) un modello GD-71 CE BSB, una chitarra sei corde dreadnought cutaway elettrificata appartenente alla G Series (nella foto a sinistra). Ottima la fattura dello strumento, che presenta una scala di 648mm. La tavola in finitura sunburst scura è in abete massello, il fondo in due pezzi, le fasce, la tastiera e il ponte sono in palissandro, mentre il manico è costruito con il più resistente mogano (capotasto e traversino Tusq, profili e punti in acero, rosetta in abalone). Le meccaniche della GD-71 CE sono diecast dorate con chiavette ambrate. La finitura dello strumento è sunburst lucida. Il sistema di elettrificazione montato è il TK-4OD, che comprende eq a 3 bande, con controlli di Gain, Mid Contour Switch, Notch, accordatore incorporato con switch Eq Bypass. La chitarra ha una struttura solida e un sustain eccezionale. Il timbro è molto aperto, adatto ad accompagnare songwriter soprattutto in un contesto di band, dove il suono della chitarra deve bucare con un timbro chiaro e molto ben definito. (Leonardo Chiara)
Info: Gold Music