Yamaha ha presentato al recente Winter Namm di Anaheim la versione aggiornata della serie di batterie acustiche Recording Custom, una delle più utilizzate negli studi di registrazione di tutto il mondo.
Quando nel 1977 fu lanciato da Yamaha il capostipite della serie, il modello YD9000, questo fu accolto con grande curiosità dalla comunità dei batteristi, perché si trattava della prima batteria acustica a utilizzare fusti in betulla al 100%, blocchetti realizzati in pezzo unico e una finitura spray molto moderna per quel periodo. Allora il materiale tradizionalmente utilizzato per la costruzione dei tamburi era l'acero, ma l'esperienza acquisita da Yamaha nel settore dei pianoforti e dei fiati consigliò ai progettisti del marchio giapponese di utilizzare la betulla, essenza considerata la più adatta per questo strumento a percussione, perché i fusti in betulla riducono il rumore indesiderato ed evitano interferenza quando sono disposti fianco a fianco. L'utilizzo di blocchetti realizzati in pezzo unico, insieme alla durezza di questo legno, garantivano un suono più definito, molto adatto a essere registrato in studio. Per questa ragione il nome dello strumento fu modificato in Recording Custom e da allora il suo caratteristico suono si affermò nelle produzioni discografiche anni Ottanta e oltre, spesso affiancato alle neonate drum machine nelle produzioni più elettroniche.
Il batterista che più di tutti si innamorò del progetto YD9000, fino a diventarne testimone, fu Steve Gadd; così che la serie Recording Custom venne associata al nome di questo grande batterista per tutti gli anni a venire. Non è dunque un caso che il rinnovamento di questa serie di batterie sia stato realizzato in collaborazione con lo stesso Gadd, considerato ancora oggi una delle più importanti firme a livello internazionale.
Lo sviluppo di questo strumento ha coinvolto insieme a Steve Gadd tutti i responsabili delle sedi in Giappone, Europa e Stati Uniti. L'obiettivo è stato quello di mantenere le principali caratteristiche della precedente Recording Custom introducendo però le innovazioni necessarie a produrre un suono moderno. Si tratta in definitiva di uno strumento dal classico suono RC, ma dotato delle ultime tecnologie applicate alla batteria. La novità più rilevante è che i rullanti della Serie Yamaha Recording Custom saranno disponibili in una maggior varietà di fusti di metallo (compresi l'ottone, l'acciaio inox e l'alluminio) con dimensioni diverse a seconda degli stili musicali cui si rivolgono. I nuovi rullanti includono anche un’edizione signature Steve Gadd con cordiera a 10 fili 14"x5.5" per ottenere massima sensibilità, un suono più naturale e una maggiore dinamica.
I drum set Recording Custom Series includono naturalmente fusti in betulla al 100%, con bordatura a 30º, che fornisce una risposta del tamburo decisa, un ampia gamma di accordature, risponde bene alla scelta delle diverse pelli e si accorda facilmente. I blocchetti ad alta tensione progettati da Yamaha riprendono lo stile della serie Absolute, rivisitati per migliorare la risposta in frequenza e dinamica. La cassa sfrutta un FloatingSystem che permette di sollevarla da terra per ridurre le interferenze e massimizzare la risonanza del fusto. I fusti dei tom e dei timpani montano pelli Remo US Coataed Ambassador sulla parte battente, mentre le casse (24", 22" e 20") montano pelli Remo PS3 Coated (solo la cassa da 18" monta Remo Coated Ambassador). I tom sono dotati dello YESS system tradizionale, scelto appositamente per rispettare le caratteristiche sonore della nuova Recording Custom. I blocchetti dei timpani sono di tipo aperto, caratteristica che permette di bloccare saldamente la gamba evitando di rovinarla. La cassa dispone di ganci Diecast con inserto in plastica, per salvaguardare la finitura del cerchio, mentre la gamba della cassa è di tipo intercambiabile.