Dopo Elettro Acqua 3D registrato in olofonia e Leonardo da Vinci in Pop realizzato con strumenti ricostruiti sulla base dei progetti del genio del Rinascimento, il cantautore Marco Di Noia è uscito con un ep dedicato al mondo dei robot, in cui suonano anche due dei più famosi robot del mondo: iCub, la piattaforma più diffusa per la ricerca nel campo della robotica umanoide, creata e realizzata dall’IIT Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, e Teotronico, il famoso robot-pianista sviluppato da Matteo Suzzi.
I cinque brani che compongono La Sovranità dei Robot sono dedicati ad alcuni dei più famosi androidi, replicanti, cyborg e intelligenze artificiali resi celebri da cinema e letteratura. I testi sono stati scritti da Marco Di Noia, mentre le musiche sono state composte e arrangiate dallo stesso Marco Di Noia insieme a Alberto Cutolo, Giulio Maddaloni e Andrea Messieri. L’Ep è stato registrato e mixato da Francesco Coletti presso Massive Arts Studios di Milano.
Di Noia conferma dunque il suo interesse per personaggi storici o letterari (in questo caso cinematografici) "re-impastati" con elementi della cronaca moderna. La Sovranità dei Robot esplora in particolare lo stato dell'arte della robotica attraverso il linguaggio della musica nella forma di un concept album. Si parte con un tributo a Isaac Asimov con la title track "La Sovranità dei Robot". In quest'epoca di incertezze, perché non ipotizzare provocatoriamente di programmare un'intelligenza artificiale tramite le leggi della robotica per dare benessere all'umanità? "Quando ho scritto la musica di questo brano" spiega Di Noia "avevo in testa i Kraftwerk di 'We Are The Robot'. È qui che abbiamo coinvolto Teotronico".
"Anakin Skywalker" è dedicato al lato oscuro di un uomo e alla tentazione che ognuno di noi subisce prima o poi nella vita. Corrisponde al passaggio da uomo a cyborg, come accade ad Anakin quando diventa Darth Vader. "Per 'Anakin Skywalker' sono partito dalla marcia di Darth Vader e su quella ci ho costruito la canzone", racconta Di Noia: "abbiamo realizzato i bassi del brano con l'Arp Odissey perché fu il synth con cui fecero la voce di R2D2 in Guerre Stellari".
Il terzo brano è ispirato alla serie tv Westworld, che si rifà a sua volta a un film degli anni Settanta, Il Mondo dei Robot, di Michael Crichton. La tematica è quella della ribellione della macchina, che offre spunti filosofici interessanti a proposito della creazione e della convivenza tra macchine pensanti e uomini. "È un esperimento di morphing audio", racconta Marco: "che fa riferimento alla prima serie tv, nella quale c'è un'alternanza tra Far West e laboratori di ricerca in cui vengono ricostruiti gli uomini. Ho chiesto a due strumentisti virtuosi, il chitarrista Renato Caruso e la violoncellista Giulia Monti, di registrare delle parti mandandoci anche la partitura in modo da farla eseguire in MIDI da virtual instrument, ricostruendo anche il tocco non solo le parti. Poi abbiamo sovrapposto lo strumento reale e quello virtuale alternandoli nel mix, per sfidare l'ascoltatore a riconoscere quando suona il musicista e quando il replicante".
Il quarto brano (“Nexus 6 ‘Più umano dell’umano’”) è ispirato alla Director's cut di Blade Runner di Ridley Scott in cui, nel finale fa intendere che anche Rick Deckard (Harrison Ford) è un replicante. "In questo brano" spiega Di Noia "volevo usare uno Yamaha CS80 che è considerato il Sacro Graal dei synth perché fu portato in auge proprio dalla colonna sonora di Vangelis in Blade Runner, ma alla fine abbiamo usato solo una citazione attraverso la virtualizzazione di Arturia".
Chiude l'ep “Noi, Robot”, poesia filosofica scritta da Marco Di Noia e che pone quelle domande ataviche che sono comuni all'uomo e in futuro forse anche ai robot. "La base sonora della poesia recitata da iCub è stata realizzata da Ace of Lovers", precisa Marco: "manipolando le registrazioni che la NASA ha messo a disposizione di tutti e che riproducono i suoni dello spazio".
I robot sono stati chiamati "personalmente" in studio per registrare le performance ai Massive Studios come fossero musicisti a tutti gli effetti. "Per registrare la voce di iCab" spiega Di Noia: "abbiamo utilizzato una ripresa multimicrofonica. La sorpresa con Teotronico è stata invece notare che i take erano leggermente diversi l'uno dall'altro. Sul video del ‘making of’ c'è un momento in cui Teotronico suona 'Bohemian Rapsody' dei Queen mentre io canto, in una sorta di jam session di un calore impressionante".
Con questo lavoro, Di Noia ha centrato meglio l'ambito musicale in cui navigare con le sue esplorazioni letterarie: "Idealmente, mi sento molto vicino al lavoro di Franco Battiato nel periodo pop, quando ha abbandonato la sperimentazione per parlare a un pubblico più ampio con una musica meno difficile da comprendere, ma con tematiche profonde".
Info: Marco Di Noia