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Music China 2020 Report

Era dal Winter NAMM Show del gennaio di quest'anno che non si teneva una fiera nel mondo per il nostro settore. E ora che è calato il sipario su Music China 2020, la più importante fiera della musica del continente asiatico, che dal 28 al 31 ottobre scorsi ha affollato (verbo tabù di questi tempi) lo Shanghai New International Expo Centre, possiamo confessare la nostra indivia di esclusi.

Cresciuta anno dopo anno sia nei numeri sia nei contenuti, Music China è giunta a questa sua 19esima edizione. Un'edizione più locale che mai, ma comunque ricca di espositori in rappresentanza anche dei marchi stranieri, i cui titolari sono stati fermati dalla pandemia, e con molti visitatori presenti a godersi lospettacolo offerto dal ricco programma di concerti e incontri di approfondimento sui temi del fare e dello studiare musica. Così, a dispetto delle restrizioni di viaggio, i numeri dichiarati da Messe Frankfurt Hong Kong, che ha organizzato Music China in collaborazione con China Musical Instruments Association e Shanghai Intex Exhibition Music China parlano di 81.761 visitatori per un totale di 1.106 espositori all'interno di 11 padiglioni per oltre 100.000 mq di spazio espositivo.

IL RADICAMENTO DEI MARCHI OCCIDENTALI
Nonostante il fatto che molti espositori esteri non potessero recarsi a Shanghai, i principali marchi del settore hanno comunque potuto intercettare importanti acquirenti del mondo asiatico le cui prospettive di crescita sembrano brillanti, con una crescente domanda di strumenti musicali per un crescente potere d'acquisto. Il mercato cinese in particolare, con la sua numerosa popolazione musicalmente attiva, sta mostrando sempre più interesse per le attività culturali e i prodotti di alta qualità e, cosa molto importante, non tralasciando gli aspetti spirituali della musica. Stesso discorso vale per i mercati del sud-est asiatico come la Thailandia, che sta vedendo decollare la sua industria culturale.
I mercati asiatici e in particolare quello cinese degli strumenti musicali hanno ancora ampi margini di crescita perché, rispetto a Europa, Stati Uniti e Giappone, il tasso di possesso di strumenti come il pianoforte, per esempio, in Cina è ancora relativamente basso. Altre condizioni come la politica dei due figli e il miglioramento del livello di reddito complessivo dei genitori cinesi rende più facile investire nelle capacità musicali dei figli. Inoltre, si prevede che la musica diventerà una materia d'esame obbligatoria in tutto il Paese nel 2022, il che è una buona notizia per l'intero mercato degli strumenti musicali.

LA CENTRALITÀ DEGLI EVENTI COLLATERALI
Il programma degli eventi collaterali di Music China è sempre molto ricco e si concentra sulla formazione e sul networking professionale. L'edizione di quest'anno ha offerto un gran numero di seminari pratici e corsi di formazione professionale per diversi settori merceologici.
Come prevedibile, il NAMM CMIA Industry Forum ha allestito collegamenti online per gli interventi degli oratori occidentali, con un pubblico presente numeroso e interessato. Il Forum discute ogni anno delle questioni più urgenti riguardanti i consumatori e i professionisti del settore degli strumenti musicali, fornendo informazioni e dati aggiornati, compreso lo stato del mercato cinese.
Anche i corsi della NAMM University ha attirato un pubblico interessato a conoscere opportunità e strategie utili in questo periodo di pandemia.
Il programma di esibizioni dal vivo sui palchi all'aperto hanno rappresentato come di consueto una gran varietà di generi musicali diversi in cui convivono tradizione e alta tecnologia, con un pubblico sempre curioso e coinvolto dalle performance.
Non abbiamo potuto toccare con mano le rigorose misure di sicurezza igieniche e sanitarie implementate per questa edizione di Music China, tra cui il riconoscimento facciale, i checkpoint di ingresso per verificare i codici delle dichiarazioni sanitarie e le scansioni della temperatura. Tutti i partecipanti erano tenuti a presentare i documenti di viaggio e indossare sempre una mascherina (anche se dalle immagini risulta che qualcuno ha inevitabilmente "sgarrato"). Sappiamo che i colleghi di Hong Kong hanno dovuto rispettare una stretta quarantena passata in hotel a Shanghai prima di cominciare il loro lavoro in fiera e hanno dovuto fare altrettanto quando sono rientrati nelle loro case. Per la cronaca, il 9 novembre a Shanghai è stato registrato un nuovo caso di covid-19 dopo cinque mesi senza contagi trasmessi localmente. L’uomo di 51 anni lavora come addetto merci nel principale aeroporto della città cinese e le autorità hanno rintracciato più di 180 contatti. Il contagio sarebbe avvenuto attraverso gli imballaggi di prodotti alimentari importati dall’estero. Nel mese di novembre sono stati accertati 7 casi a Shanghai, dopo i quali non sono più stati riportati casi locali nella Municipalità.
Ora non ci resta che attendere l'arrivo della prossima edizione, quella del 20º anniversario di Music China, che si terrà dal 13 al 16 ottobre 2021.
Festeggiare i 20 anni sarà un bellissimo modo per rivedersi.
Info: Music China

Foto: ©Messe Frankfurt Hong Kong Ltd

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