Nell’ultimo triennio il Conservatorio di Milano ha raggiunto il traguardo di primo Conservatorio d’Italia non soltanto per numero di docenti e di corsi attivati, ma anche per numero di studenti. Un primato assoluto che testimonia la qualità dei percorsi didattici del Verdi. Naturale proseguimento della didattica è l’attività produttiva: più di 200 eventi all’anno. Anche in questo caso un primato: non soltanto questione di numeri, ma di validità della proposta artistica. Progetti produttivi che coinvolgono studenti e docenti, organizzati per contenitori, ovvero per stagioni, ma non solo. Un cartellone vede protagonisti gli studenti: sono I suoni del Conservatorio. Un cartellone vede in scena i docenti: Musica Maestri! il titolo della rassegna concertistica della domenica pomeriggio. Una nota meritano le grandi compagini del Conservatorio di Milano. Innanzitutto la neonata Orchestra Sinfonica, struttura stabile di soli studenti ed ex studenti diplomati nell’arco degli ultimi tre anni. A guidarla, oltre al Direttore residente, le maggiori bacchette dell’agone concertistico nazionale e internazionale. Il debutto dello scorso 19 gennaio con Michele Mariotti sul podio è stato salutato come un grande successo da pubblico e critica, non diversamente dal Don Giovanni in scena al Teatro Carcano dal 3 al 5 maggio sotto la guida di Giuseppe Montesano per la regia di Mattia Testi, produzione dell’Istituto di Teatro Musicale del Conservatorio di Milano, tenuto a battesimo in questo anno accademico. La Verdi Jazz Orchestra, Big Band del Conservatorio, è ormai tra le più richieste della scena jazzistica non soltanto milanese: i concerti con Sheila Jordan e con John Surman sono soltanto due dei grandi successi della scorsa stagione. Neonata, la Banda del Conservatorio inaugurerà quest’anno il Festival Bande in Festival che nel mese di settembre porterà a Milano decine di bande da tutto il Nord Italia. E poi le attività di m2c, Istituto di musica moderna e contemporanea del Conservatorio di Milano, inaugurate lo scorso dicembre con un primo concerto dedicato a Sandro Gorli, a cui sono seguiti una giornata dedicata a Sylvano Bussotti e il primo Festival di primavera, terreno di esplorazione di repertori moderni e contemporanei in un proficuo confronto tra Novecento storico e linguaggi dell’oggi. Attesissimo il prossimo 20 ottobre, in collaborazione con il Festival di Milano Musica, l’arrivo sul palco della Sala Verdi di Pedro Amaral alla guida dell’Orchestra Sinfonica del Conservatorio, che per m2c eseguirà Hymnen di Karlheinz Stockhausen. Infine le grandi collaborazioni con enti di produzione musicale. Ultima, in ordine di tempo, quella con la Filarmonica della Scala per la realizzazione di Sound, Music!, il progetto didattico della stessa Filarmonica: sul palco della Sala Verdi insieme ai musicisti della formazione scaligera i giovani orchestrali, il Coro e i solisti vocali del Conservatorio. Tutti segnali di un Conservatorio che cambia, entra nel tessuto culturale della Città, si conferma scuola di eccellenza, ma soprattutto avvia alla professione i propri studenti, offrendo loro occasioni uniche di crescita artistica.
Info: Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano