Dal mondo degli accessori arrivano spesso oggetti interessanti, non solo perché rendono più semplice e divertente la vita al musicista, ma anche perché ci fanno apprezzare il sorprendente ingegno di chi li ha pensati. L'ambito degli strumenti a percussione, in particolare, ci ha abituati da qualche anno a soluzioni che ampliano la tavolozza timbrica del drumset, sia in chiave strettamente acustica che elettronica.

Siamo abituati a pensare alla batteria ibrida come a un drumset costituito da tamburi e piatti acustici con l'aggiunta di timbri elettronici generati da una batteria elettronica a pad o da un sistema di trigger + generatore timbrico.

La soluzione proposta dal sistema Yamaha EAD10, invece, spiazza per la semplicità con la quale è in grado di ampliare le timbriche della batteria acustica tradizionale. EAD10 utilizza un trigger per pilotare suoni digitali, ma sfrutta soprattutto un microfono per processare il suono dei tamburi e dei piatti, per trasformarli in strumenti dal suono originale. Le tre componenti del suono sono infatti un processore di riverbero (l'ambiente simulato in cui far suonare la batteria), un processore di effetti (dinamici e di modulazione) e i suoni pilotati dal trigger generato dal sensore montato insieme al microfono stereo sulla cassa della batteria (e sul rullante, opzionale). È possibile anche integrare un paio di componenti della batteria elettronica DTX Yamaha.

Il modulo ha connessioni che permettono di suonare e registrare le proprie performance insieme ai brani di una propria libreria musicale da condividere poi sul web. Un'applicazione iOS gratuita consente di riprendere, modificare e caricare video delle performance.

EAD10 è dunque costituito da un "clamp" che incorpora un microfono stereo e un sensore trigger da montare in maniera molto semplice sul bordo superiore della cassa e da una centralina posizionabile sul supporto del charleston, che comprende un dsp effetti, un generatore di suoni e un mixer digitale.

Una volta collegati i cavi e regolato il sistema in modo che i colpi sui tamburi inneschino suoni ed effetti correttamente, è possibile agire sulla centralina per impostare gli effetti e i suoni da pilotare. Il microfono cattura soprattutto il suono di rullante, tom e piatti, il sensore quello della cassa. EAD10 include 250 Scene (nella terminologia cara a Yamaha) di cui 50 presettati dalla fabbrica e 200 user, 757 suoni percussivi tra casse, rullanti, cowbell, tambourine, piatti e altre percussioni, e 36 effetti digitali tra riverberi, compressori, distorsori, delay, phaser, flanger e wha.

Correttamente, Yamaha ha pensato che oggi non si potesse prescindere dal dotare un sistema del genere della possibilità di registrare e di "postare" le proprie performance sul web. Così, con EAD10 è possibile registrare file audio WAV (16 bit, 44.1 kHz) sulla memoria interna, appoggiandosi a una chiavetta USB o a computer collegato, anche suonando su una traccia audio in ingresso (su chiavetta USB, presa USB o Aux) e utilizzare l'App iOS gratuita Rec'n'Share per la condivisione su YouTube di una ripresa anche audio/video fatta con il proprio smartphone. Si può registrare anche solo il segnale audio in ingresso, sovraincidere la propria esecuzione su una traccia presente su chiavetta USB (memorizzando il nuovo file sulla memoria interna) e utilizzare alcune funzioni utili come l'analisi del tempo metronomico dell'audio in ingresso, l'immancabile click o l'impostazione di un loop regolabile in velocità di riproduzione per lo studio di un brano.

EAD10 è un sistema che prende in considerazione le richieste del giovane batterista contemporaneo, sempre "connesso" anche se non integrato nel contesto di una band reale. COn EAD10, studiare, registrare e caricare le proprie performance su YouTube è da oggi ancora più facile.

Info: Yamaha Europe Branch Italy