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Musikmesse 2016 come è andata?

Si è svolta a Francoforte dal 7 al 10 aprile scorso, Musikmesse, la fiera europea della musica che ha previsto un ricco programma di iniziative rivolte sia al pubblico che agli operatori professionali secondo un nuovo concept mirato a uno "svecchiamento" della tradizionale formula espositiva. La direzione è stata quella di creare un maggior coinvolgimento emotivo di tutti i visitatori per trasformare quella che da sempre è un'esposizione di strumenti musicali in un evento "esperienziale", una sorta di festival della musica che ha offerto anche opportunità di incontro professionale. Per questo, Musikmesse è tornata a occupare i padiglioni di molti anni fa, quando ancora Prolight+Sound non esisteva, coinvolgendo anche la suggestiva Galleria.

Dal canto suo, Prolight+Sound ha occupato l'area lasciata libera svolgendosi in anticipo (5-8 aprile) per evitare di sovrapporsi a una Musikmesse ormai completamente aperta al pubblico. Un'area Business meets Business riservata agli operatori professionali, ha controbilanciato in chiave "B to B" i palchi e lo street food esterni e le aree interne ai padiglioni dedicate a vari approfondimenti tematici, rivolti al pubblico. 

Durante i sei giorni di manifestazione, Musikmesse e Prolight+Sound hanno contato 110.000 visitatori (contro i 108.409 dei quattro giorni di fiera nel 2015) provenienti da circa 130 diversi Paesi. Gli espositori su entrambe le fiere sono stati 2.043 provenienti da 60 Paesi (contro i 2.230 nel 2015). Musikmesse da sola ha contato 1.103 espositori (1.329 nel 2015) e 64.000 visitatori (65.355 nel 2015). In 20.000 hanno seguito i concerti in città. Sono numeri sui quali gli organizzatori faranno le loro riflessioni. Noi le abbiamo in qualche modo anticipate nel corso di un'intervista al direttore di Musikmesse Wolfgang Lücke, fatta a poche ore dalla chiusura della fiera.

 

Intervista a Wolfgang Lücke - Direttore di Musikmesse

BB - Come è cambiata, in sintesi, Musikmesse?

Wolfgang Lücke - L'abbiamo rilanciata completamente, spostandone lo svolgimento in nuovi padiglioni; abbiamo cambiato le date spostandole in avanti rispetto a Prolight+ Sound e abbiamo allungato gli orari di apertura al pubblico, comprendendo il sabato e la domenica, giorni adatti per i musicisti, ma anche per i negozianti europei che, chiudendo la giornata di lunedì, hanno potuto partecipare la domenica e tornare a casa con calma il giorno dopo. Lo sfasamento con Prolight+Sound, che è certamente una fiera B to B, ha previsto due giorni di sovrapposizione, per permettere agli appassionati di strumenti musicali presenti a questa fiera professionale di fare un giro anche a Musikmesse.

BB - Per la prima volta avete deciso di organizzare un festival nella città di Francoforte...

WL - Siamo felici che Musikmesse non termini alle 5 del pomeriggio come gli anni scorsi e che prosegua in città anche dopo la chiusura. Ben 30 location hanno accolto i visitatori di Musikmesse per offrire tantissimi concerti ed eventi di ogni genere, tra cui la performance di Al Jarreau e la sua big band. Anche all'interno della fiera abbiamo aperto per la prima volta delle aree per eventi dedicati a tutti i generi musicali, che crediamo abbiano portato valore agli strumenti esposti.

BB - Ho notato che avete voluto sottolineare la vostra relazione con il territorio di Francoforte e direi anche con gli artisti tedeschi, visto il programma degli eventi costituito prevalentemente da musicisti tedeschi.

WL - È naturale che se organizzi un evento in un Paese, la maggior parte dei visitatori e degli artisti coinvolti sia locale. Accade anche al NAMM, dopotutto. Ma la nostra è una piattaforma europea e siamo interessati ad avere visitatori, operatori professionali e artisti provenienti da tutta l’Europa.

BB - La nuova formula non ha convinto tutti gli espositori. Si sono notate delle assenze importanti.

WL - Alcuni espositori hanno voluto attendere di vedere come è organizzata la nuova Musikmesse prima di decidere se tornare a esporre. Abbiamo già avuto segnali positivi da alcuni di loro, che hanno confermato la loro intenzione di tornare il prossimo anno. Perché la nuova formula funzioni occorre però che ci sia partecipazione e fiducia da parte degli espositori. Musikmesse è stata ed è l'unica piattaforma europea dedicata al mercato degli strumenti musicali e sappiamo tutti che abbiamo ancora bisogno di questa piattaforma. Lo dico da fan delle piccole fiere nazionali, a cui riconosco il merito di far crescere il numero di musicisti qualunque sia lo strumento musicale che decidano di suonare, perché la musica è cultura.

BB - Ogni cambiamento porta con sé pro e contro. Quali sono i pro e i contro di questa Musikmesse cambiata?

WL - Abbiamo un sacco di cose positive in favore dei visitatori in chiave consumer anche se sappiamo che alcuni espositori non vorrebbero avere un pubblico consumer e alcuni altri non hanno apprezzato l'estensione dell'orario di apertura fino alle sette di sera. Alcuni espositori non hanno apprezzato la separazione tra Musikmesse e Prolight+Sound, perché hanno interesse in entrambe le manifestazioni. In ogni caso faremo un'analisi dettagliata di come è andata la fiera, confrontandoci soprattutto con gli espositori più importanti e quelli nuovi per rendere questa piattaforma utile al mercato che rappresentano. Al momento non vedo comunque aspetti negativi insuperabili.

BB - Come mai importanti espositori tedeschi hanno deciso di non partecipare a Musikmesse?

WL - Ci sono state diverse ragioni per le quali hanno deciso di non partecipare, ma quello che io spero accada è che dopo aver dato un'occhiata a questa nuova edizione pensino di aver perso un'occasione e decidano di tornare il prossimo anno. So bene che ci potranno anche essere espositori non soddisfatti di questa edizione, magari per loro troppo consumer, che decideranno di non tornare il prossimo anno. Ma è ancora tutto in movimento...

BB - Nel valutare una fiera europea non possiamo prescindere dalla situazione economica e politica del nostro continente, oggi in difficoltà. Allo stesso tempo, il Namm rappresenta molto bene il mercato occidentale, mentre la vostra Music China si sta affermando sempre di più in Estremo Oriente. Qual è il futuro di Musikmesse in questo contesto globale?

WL - Quando abbiamo deciso di organizzare Music China tredici anni fa pensavamo che fosse una buona opportunità per le aziende europee, anche perché alcune erano già presenti su quei mercati. Se un'azienda espone a Music China, significa che il suo obiettivo è il mercato orientale. In Europa non tutti i Paesi sono in difficoltà, e i produttori hanno interesse per questo mercato. Musikmesse è una piattaforma importante per tutte le aziende che hanno come target il mercato europeo.

BB - Avete già fissato una data per il prossimo anno?

WL - Nel 2017 Prolight+Sound si svolgerà dal 4 al 7 aprile, mentre dobbiamo ancora decidere quale sarà la data di svolgimento di Musikmesse, anche se presumibilmente sarà come quest'anno nel weekend della stessa settimana.

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