Se ne parlava già da anni. "Un giorno bisognerà scriverci un libro con tutti gli strafalcioni che si sentono in negozio", si diceva. Qualche aneddoto lo avevamo anche pubblicato molti anni fa, in epoca pre-internet. Ma ci è voluta la sensibilità e la leggerezza di Germano Dantone perché se ne pubblicasse ora un ricco campionario, raccolto da Marco Valente, musicista, insegnante e per anni commesso di un importante negozio. Vorrei un Flauto... di Traverso esce in un periodo in cui i negozianti di strumenti musicali avrebbero ben poco da ridere e, anche per questa ragione, assume un significato agro-dolce. Da un lato regala un sorriso (a tratti vere e proprie "scompisciate" dal ridere), dall'altro ne esce un'immagine poco edificante di molti (forse troppi) clienti di questo settore: figure ignoranti, superficiali e talvolta arroganti, che il nostro Paese ha fatto crescere in assenza di una cultura e di una formazione musicale diffusa ma anche, verrebbe da aggiungere, di uno scarso insegnamento della lingua inglese in Italia, vista la quantità di malintesi linguistici che il libro racconta. Detto questo, vogliamo interpretare quello di Dantone Edizioni come un omaggio ai negozianti di strumenti musicali, di alcuni dei quali i clienti potrebbero senza dubbio raccontare analoghi aneddoti e strafalcioni, ma sulle cui spalle pesa da molti anni una crisi alimentata anche dalla impietosa fotografia di una parte neanche troppo esigua della clientela raccontata in questo libretto (PC).