Mare Culturale Urbano è un centro di produzione artistica attivo nella zona ovest di Milano. Sviluppa progetti di inclusione sociale, innovazione culturale e propone programmi di residenza dedicati ad artisti anche internazionali. Tutto l’anno “Mare” si anima con concerti, cinema all'aperto, festival, attività per bambini. Nella cascina, aperta tutti i giorni, trovano spazio anche un ristorante con birreria artigianale (Mare Birre e Cucina), un coworking, due sale prova musicali, spazi per formazione e eventi, un cortile comune. La struttura è un bene del Comune di Milano e da maggio 2016 ha realizzato oltre 450 eventi musicali e concerti. La direzione artistica di Mare Culturale Urbano è di Andrea Capaldi, che è anche rappresentante legale dei due soggetti giuridici che conducono la struttura: l'Associazione culturale Ludwig, che si occupa della programmazione artistica, e Mare Food Lab, che cura tutto ciò che riguarda i servizi commerciali del "food and beverage". "L'obiettivo di Mare Culturale Urbano", spiega Capaldi: "è attivare spazi per far sì che la cultura possa tornare a essere leva di crescita di una collettività, sia dal punto di vista individuale che come appartenenza a una comunità di riferimento. L'aspirazione è diventare cittadini consapevoli e meno frustrati nel nostro sentirci impotenti rispetto a un presente che va metabolizzato per poter costruire un futuro migliore. Perciò rendiamo i nostri luoghi il più possibile aperti a tutto e a tutti senza barriere né economiche né culturali".
Il "Mare" accoglie dunque persone e idee anche molto diverse tra di loro. Spiega Capaldi: "Le facciamo incontrare per innescare cortocircuiti o anche solo per stimolare relazioni tra persone e idee diverse, cosa che di per sé è un buon esercizio. In questo modo possiamo anche offrire una programmazione eterogenea su tutti gli ambiti culturali". Parlando di musica, infatti, Mare Culturale Urbano accoglie progetti che vanno dalla musica classica al rap, passando per il jazz: "Abbiamo avviato collaborazioni felici come quelle con il Cernusco jazz Festival e il Novara Jazz Festival, il primo in primavera/estate e il secondo durante il periodo autunnale, entrambe in adesione con il nostro spirito. Un'altra collaborazione permanente è quella con Lucia Martinelli, una musicista classica che è anche l'ideatrice del progetto Musica nell'Aria, e con la quale realizziamo tutte le rassegne di musica classica con l'obiettivo di dare spazio ai musicisti più giovani, perché facciano esperienza". Aprire opportunità professionali ai ragazzi più giovani è un altro importante obiettivo di Mare Culturale Urbano. Spiega ancora Capaldi: "Abbiamo dei progetti di formazione sul food che aprono al mondo del lavoro, ma anche sulla musica, primo su tutti un laboratorio di scrittura rap e performance dal vivo, tenuto da Diamante, il nostro 'rapper educatore'. È un progetto nato quattro anni fa che prevede un appuntamento settimanale gratuito per tutti i ragazzi e le ragazze che vogliono partecipare. È diventata una vera e propria piccola factory di talenti del quartiere, tant'è che da uno dei ragazzi che frequenta questo laboratorio è nato un collettivo che si chiama Voci di Periferia, costituito da una cinquantina di ragazzi artisti di varie discipline. Tutti i mesi ospitiamo una loro serata che prevede una lunga sequenza di artisti che si esibiscono sul palco davanti a un pubblico". Nella sede della cascina ci sono anche due sale prova a disposizione di varie band, che possono poi esibirsi liberamente sul palco prenotandosi e senza il filtro della direzione artistica. "Un'altra cosa a cui teniamo tantissimo", conclude Capaldi: "è la rassegna Raster curata da Marco Manini, che si tiene inesorabilmente di giovedì, e che offre il palco ai giovanissimi che stanno muovendo i primi passi, ma che desiderano che la musica diventi il loro mestiere". Il Mare Culturale Urbano è dunque un incastro di giorni, ore e attività culturali (e di generi, parlando di musica) volutamente molto eterogeneo e per un target che Andrea Capaldi ama definire "spappolato". Dal 2016 a oggi il Mare ha coltivato un pubblico che proviene da diverse zone della città, anche grazie al mix tra musica e food, gioie e dolori di chi si trova sul palco mentre il pubblico beve e mangia rumorosamente, ma che permette, da un lato, l'indipendenza della struttura dal punto di vista economico, mentre dall'altro è fondamentale per fare aggregazione in un luogo di accoglienza e riscoperta del valore delle relazioni umane come questo. In ogni caso, il Mare dispone di una sala polivalente separata dall'area ristorante, dove è possibile solo portarsi da bere. È lì che si tengono i concerti dei musicisti che desiderano ricevere tutte le attenzioni del loro pubblico (PC).
Info: Mare Culturale Urbano